e il 14 giugno… sciopero!
Da un anno la nostra vita è stata sconvolta dalla pandemia. Una crisi sanitaria che ha come conseguenza una crisi sociale e economica che pesa in modo importante sulle donne. Come donne siamo impiegate in modo massiccio in quei settori che in questo anno si sono rivelati essenziali: sanità, servizi alle persone, commercio al dettaglio, scuola ecc sono settori a manodopera ampiamente femminile, settori già sottopressione che si sono ritrovati a gestire un carico di lavoro enorme in condizioni precarie. Settori nei quali il rischio di contrarre il virus è ancora maggiore. Inoltre è emerso in maniera ancora più evidente come il lavoro domestico e di cura sia ancora oggi soprattutto appannaggio delle donne. L’introduzione del telelavoro, se risponde ad una sacrosanta esigenza di proteggere i lavoratori e le lavoratrici dalla possibilità di ammalarsi, diventa anche uno strumento molto pericoloso aumentando i ritmi di lavoro e mettendo le donne nelle condizioni di dover gestire nello stesso spazio e nello stesso tempo lavoro e famiglia.
In questo anno anche la scuola ha subito forti pressioni, la maggior parte del corpo insegnante sono donne che devono gestire in situazione difficile la scuola della pandemia, adattare la didattica alle diverse situazioni (allievi o classi in quarantena), sostenere gli allievi che attraversano un periodo di incertezze e vulnerabilità, esponendosi giornalmente al rischio di contagio.
La diminuzione dei posti di lavoro ha poi toccato prevalentemente noi donne, la maggior parte dei posti persi in questi anni erano occupati da donne. Siamo noi donne a ritrovarci più spesso in disoccupazione e con lavori precari e mal pagati.
Come se non bastasse il governo federale vuole ancora aumentare la nostra età di pensionamento 65 anni, facendo pesare su di noi e sulle nostre pensioni, già più basse di quelle degli uomini, il peso di una riforma del sistema pensionistico in realtà non necessaria.
Il confinamento infine ha reso ancora più grave il fenomeno della violenza domestica, relegate in casa siamo più spesso vittime di atti di violenza e facciamo più fatica a chiedere aiuto e uscire da questa spirale infernale.
In questo contesto l’esigenza di continuare il movimento delle donne iniziato con il grande sciopero femminista del 2019 è più attuale che mai. Il collettivo iolotto si impegnerà quindi per organizzare con forme e modalità ancora da discutere lo sciopero femminista del 14 giugno 2021 e invita tutte le donne nei luoghi di lavoro, in famiglia, nelle scuole e in ogni luogo di vita a partecipare e attivarsi in vista di questa scadenza di mobilitazione.