
No alla violenza e alle molestie
In moltissimi ambiti della nostra vita – in coppia, al lavoro, a scuola – la violenza maschile continua a colpirci nelle sue varie forme: battute sessiste, molestie, abusi, violenza domestica, fino all’estremo femminicidio.
Dalla “giustizia” subiamo l’umiliazione di essere continuamente messe in discussione e di non essere credute, burocrazia e tempi d’attesa ci fanno pentire di aver denunciato.
No agli stereotipi e alla commercializzazione dei nostri corpi
I media e la pubblicità continuano a veicolare donne stereotipate. Vittimismo e spettacolo, mai donne “vere”.
La scuola non si impegna per modificare questi luoghi comuni: ripropone ai bambini i ruoli “tradizionali”.
I temi di genere sono ignorati o fortemente ostacolati anche nelle università.
Basta discriminazione nel lavoro e nella società
Ancora oggi nel mondo del lavoro noi donne svolgiamo lavori meno qualificati, abbiamo salari più bassi degli uomini e più spesso contratti a tempo parziale, su chiamata o atipici.
Malgrado siamo maggiormente presenti sul mercato del lavoro spetta sempre a noi cura dei figli e della casa: un lavoro non riconosciuto.
Questo fa si che molto spesso come donne non possiamo giungere ad una vera autonomia economica.
Quando poi le donne si trovano a vivere in famiglie monoparentali sono spesso toccate dalla povertà economica e sociale.
Quando le discriminazioni di genere si intersecano con quelle razziali, come nel caso delle donne migranti, la vulnerabilità è ancora più forte.