A dieci giorni dallo sciopero femminista del 14 giugno 2023, il collettivo Io l’8 ogni giorno propone a tutte le donne di calcolare il valore del lavoro invisibile che svolgono quotidianamente.
Dal sito del collettivo Io l’8 ogni giorno (https://iolotto.ch/fattura/) è possibile compilare, visualizzare e stampare la propria personale fattura del lavoro non pagato, in base al tempo che ogni donna dedica ogni giorno al lavoro invisibile. Nella fattura, la retribuzione media oraria è stata calcolata tenendo conto delle tariffe più basse presenti in Svizzera, partendo dal presupposto evidente che il lavoro salariato maschile è ancora più pagato.
Da qualche settimana il collettivo ha avviato una riflessione sul tema del lavoro di riproduzione sociale di cui il lavoro domestico non remunerato è una componente essenziale. In particolare, si sono svolte due conferenze (una online e una in presenza) con la partecipazione di diverse esponenti di spicco del movimento femminista come Leopoldina Fortunati e Silvia Federici.
Quando si parla di riproduzione sociale si fa riferimento a tutte quelle attività (l’approvvigionamento di cibo, la preparazione dei pasti, le pulizie, l’educazione, ecc.) che permettono agli individui di riprodursi, che servono sostanzialmente a produrre e riprodurre la vita. Questo lavoro però non si limita a generare benessere, ma fornisce anche le competenze e le abilità che occorrono per diventare lavoratori o lavoratrici. In questo modo vengono riprodotte anche le caratteristiche che identificano i soggetti come appartenenti a un certo genere, una certa etnia o classe sociale mantenendo e tramandando quindi anche le forme di oppressione e le disuguaglianze. Oggi il lavoro di cura è in gran parte invisibile e non remunerato e in parte lavoro salariato, ma in condizioni precarie e poco garantite. Il tentativo è quello di imporre anche al lavoro salariato le condizioni proprie del lavoro domestico, essenzialmente non pagato e senza limiti né orari.
È inoltre un lavoro svolto prevalentemente dalle donne.
Questo lavoro di riproduzione sociale è evidentemente funzionale al lavoro di produzione, garantendone l’esistenza. Senza queste attività non ci sarebbero lavoratori e lavoratrici sani/e e educati/e da sfruttare.
Mettere al centro dell’analisi del sistema capitalista la riproduzione sociale o più semplicemente il lavoro invisibile porta a riflettere sulla sua centralità. Sottolineare il valore fondamentale del lavoro di cura nel nostro sistema capitalistico si trasforma quindi in un atto politico che permette di considerare anche il riconoscimento sociale che viene attribuito a chi svolge questi mestieri.
Si tratta quindi di riconoscere e valorizzare il lavoro invisibile delle donne, creare le condizioni per una vera socializzazione del lavoro di cura e battersi per migliorare le condizioni di lavoro di chi svolge queste attività come salariata (infermiere, lavoratrici sociali, donne delle pulizie, educatrici, ecc.).
Il collettivo Io l’8 ogni giorno invita quindi tutte le donne a compilare la fattura e a inviarcela (anche anonimizzata) in modo da poter simbolicamente dare un valore a questo immenso lavoro non retribuito né riconosciuto. Invita inoltre tutte a aderire attivamente allo sciopero femminista del 14 giugno astenendosi dal lavoro di riproduzione sociale e a raggiungendoci a Bellinzona per scioperare insieme a noi!