Fermiamo la violenza sessuale: il sesso senza consenso è stupro!

24 Maggio 2022 | Lottiamo ogni giorno

Il codice penale deve proteggere dai reati sessuali, non colpevolizzare le vittime!

23 maggio 2022, Ticino – 

La revisione del codice penale in materia sessuale arriva al Consiglio degli Stati nell’imminente sessione estiva. Un nodo centrale è la definizione di stupro, che deve basarsi sul principio del consenso! La società civile, le organizzazioni e tutte le figure professionali coinvolte lo esigono: in un recente studio rappresentativo del gfs Bern sull’intera popolazione svizzera adulta, emerge che il 60% vuole definire stupro ogni rapporto sessuale senza consenso!

La società civile, la maggioranza della popolazione, le organizzazioni e tutte le figure professionali che si occupano di vittime di reati sessuali lo chiedono da anni, perché è indispensabile che la legge svizzera riconosca e protegga un diritto umano fondamentale: Ogni rapporto sessuale deve fondarsi sul consenso reciproco. Se non c’è consenso, è stupro.

Dopo le decisioni della Commissione degli Stati, l’attuale proposta di revisione si fonda sul principio che la vittima debba aver opposto un rifiuto. Si tratta di una proposta che incolpa e ignora tutte quelle vittime di violenza sessuale che non hanno potuto opporre resistenza, né fisicamente né a parole.

Studi rappresentativi, figure professionali, esperte ed esperti nazionali ed internazionali insistono da anni a dimostrare che in moltissimi casi di aggressioni sessuali, il freezing, la paura, la sopraffazione, il timore di ritorsioni, la violenza psicologica e il senso di inferiorità interiorizzato, rendono impossibile opporre un rifiuto esplicito, categorico. 

La proposta della commissione degli Stati parte quindi da un presupposto sbagliato che legittima e normalizza la violenza sessuale. Non è ammissibile ritenere, come da proposta in discussione, che  a priori ogni rapporto sessuale avvenga su una base di reciproca disponibilità e volontà! Equivale a dire che ogni persona, e soprattutto ogni donna, viene considerata sempre e comunque a priori come oggetto sessuale di cui approfittare finché non oppone resistenza!

È una mentalità completamente sbagliata!

Se una persona vuole partecipare a un rapporto sessuale, è e deve essere una sua libera scelta fondata sul consenso reciproco!

A leggere il rapporto della maggioranza della Commissione affari giuridici, profondamente intriso di stereotipi, pregiudizi e retaggi culturali, non si può non chiedersi se abbia giocato un ruolo la composizione della Commissione: 10 membri su 13 sono uomini, di cui 7 over 60 e altri due over 55. Basta!

Cambiare la legge è urgente, e l’unica scelta per riconoscere e contrastare la violenza sessuale è quella di introdurre la definizione di stupro fondata sul consenso. 

La definizione di stupro deve riconoscere le reali dinamiche delle aggressioni, non può esigere che le vittime abbiano opposto un rifiuto esplicito e categorico. È ingiusto, irrealista e offensivo! 

Invece è indispensabile introdurre il concetto di “consenso” (“solo sì è sì”), concetto ritenuto centrale all’interno della Convenzione di Istanbul che chiede agli stati membri (tra cui la Svizzera) di definire stupro ogni rapporto sessuale imposto senza il consenso dell’altra persona. È una richiesta nettamente sostenuta da tutte le organizzazioni che sostengono le donne, dai consultori di aiuto alle vittime, dalle case per le donne, dalle associazioni delle donne e della comunità LGBTQI+, ed è sostenuta anche dalla minoranza della Commissione.

Il Collettivo femminista Io l’8 ogni giorno si batte da anni assieme a una vasta rete di organizzazioni nazionali e ticinesi che continuano a insistere affinché il Parlamento federale iscriva nella legge la definizione di stupro fondata sul principio del consenso, come chiesto dalla Convenzione di Istanbul.

Invitiamo quindi a firmare la petizione online per chiedere una migliore protezione dalla violenza sessuale, con l’unica scelta responsabile e coerente: votare il principio che “solo sì è sì”

Inoltre continueremo a mobilitarci per una società senza violenza di genere

Vogliamo la fine della violenza sessuale. Vogliamo una società che rispetti le persone e il diritto all’autodeterminazione sessuale!   

Anche il Parlamento federale deve decidere di proteggere le vittime! La legge svizzera deve riconoscere e vietare la violenza sessuale, anche e soprattutto quella più subdola!

Firmate la petizione online entro domenica 29 maggio!


Testo tradotto in italiano: https://www.amnesty.ch/it/campagne/violenza-sessuale/petizione-solo-si-significa-si

Petizione (in francese:)  https://action.amnesty.ch/fr/seul-un-oui-est-un-oui/

In tedesco: https://action.amnesty.ch/de/nur-ja-heisst-ja/

Maggiori info da Io l’8 sulla revisione del CP: https://iolotto.ch/2022/03/11/stuprate-e-poi-imputate/

Sulla diffusione delle molestie sessuali (anche oltre allo stupro): https://iolotto.ch/2022/05/04/molestie-sessuali-che-succede/


 

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