Il Collettivo Io l’8 ogni giorno ha partecipato con alcune poesie femministe al festival Poestate; proponiamo qui di seguito uno dei testi letti durante l’evento, che ha visto il collettivo tra i vincitori dell’edizione 2021.
è morta una donna*
È morta di fuoco di botte d’acido A dire il vero non è morta è stata uccisa torturata violentata. Oggi, è morta un’altra donna Ne parlano i giornali le bocche d’altri e l’unica che non parla più è lei. Il sentire comune ne fa una vittima o carnefice di se stessa troppo discinta troppo lasciva troppo gentile troppo libera troppo ed è ironico, o forse non tanto, che dopo la morte le donne siano sempre troppo e in vita, non siano mai abbastanza. Oggi una donna non è morta, è stata stuprata in branco da molti chissà, come era vestita. E chi parla e sa chi parla non per e non contro ma con, e con cognizione di causa è anche lei una donna sulle labbra di molti femminista e quindi isterica estremista esagerata emotiva donna, insomma. Le donne sono molto e molte sono un femminile incarnato al di là della percezione di sé e del sé un femminile storico tatuato sul corpo quel femminile che è meno di altro che è più debole, di altro quel femminile che a viverlo e sceglierlo devi comunque morirne. “A noi. Alle donne ci uccidono.” Dice. E il femminile è nei secoli ragione di morte, per chi lo vesta. Oggi, è morta una donna. E che il senno di poi non sia più ciò che c’inciampa. Oggi, c’è del lavoro da fare.
*È MORTA UNA DONNA è una poesia di Marti Bas aka Marta Gianello Guida (1986-2019), attivista LGBTQI*, formatrice, blogger e poeta.