Il parlamento svizzero sta discutendo un progetto di riforma del sistema pensionistico che prevede, ancora una volta, l’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne a 65 anni.
Ben due volte la popolazione si è espressa in votazione popolare contro questa proposta, ma purtroppo questo non è bastato.
Questa “riforma”, già inaccettabile prima della crisi sanitaria, lo è ancora di più ora. La pandemia ha reso ancora più evidenti le discriminazioni che viviamo come donne nel mondo del lavoro. Siamo in maggioranza in quei settori dove il che sono stati considerati come essenziali anche nel periodo del “confinamento” e nei quali il rischio di contagio è più elevato (cura, pulizia, vendita, educazione, ecc.) A questo si aggiunge l’aumento del carico fisico e mentale del lavoro domestico, educativo e assistenziale, che è ancora di nostra responsabilità nella maggior parte dei casi. L’aumento dell’età pensionabile delle donne penalizza soprattutto quelle con le condizioni di lavoro più difficili.
Le già misere rendite pensionistiche delle donne sono il risultato della discriminazione accumulata durante tutta la vita lavorativa: i nostri stipendi sono in media del 32% inferiori a quelli degli uomini, perché al divario salariale si aggiunge anche il tempo parziale a cui le donne ricorrono per riuscire a conciliare impegni professionali e familiari.
Risultato: una pensione del 37% inferiore a quella degli uomini.
AVS 21 non fornisce alcuna risposta a questa situazione di flagrante e persistente disuguaglianza, pur richiedendo un anno aggiuntivo di lavoro alle donne.
Questo è il motivo per cui chiediamo il ritiro dell’AVS 21, a favore di una riforma che aumenti le nostre pensioni e non l’età pensionabile, e in cui sia finalmente messo in atto un modello di previdenza pensionistica egualitario, solidale e sostenibile.
Per capire come funziona il sistema pensionistico, quali potrebbero essere le conseguenze di questa riforma sulla nostra vita e riflettere a proposte alternative di riforma e revisione del sistema pensionistico proponiamo una serata di formazione e discussione
Martedì 1 giugno alle 20.30 su zoom
Link zoom https://zoom.us/j/93715323887
Interverrà Michela Bovolenta, Gruppo di lavoro – Pensioni del Collettivo sciopero femminista VaudSe dovessero verificarsi problemi nella connessione a zoom scrivere a info@iolotto.ch