Ieri mattina sono state consegnate al Consiglio degli Stati a Berna, poco prima della discussione del progetto AVS 21, ben 314.187 firme raccolte dall’Appello dell’USS “Giù le mani dalle rendite delle donne!”
Ciò dimostra come lo smantellamento delle prestazioni dell’AVS sulle spalle delle donne non sia accettato dalla popolazione, che si è già espressa negativamente ben due volte.
Ancora oggi, le donne ricevono un terzo in meno di pensione rispetto agli uomini.
Il 14 giugno 2019 abbiamo lottato perché «Ci opponiamo all’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne, perché subiamo diverse discriminazioni durante tutta la nostra vita attiva. Vogliamo assicurazioni sociali, in particolare una previdenza vecchiaia, che tengano conto dei nostri bisogni e della nostra realtà».
Oggi, a meno di due anni dallo storico sciopero delle donne, sta accadendo l’esatto contrario: è uno schiaffo a tutte le donne di questo paese!
Ieri sera, infatti il Consiglio degli Stati ha deciso di ignorare semplicemente l’appello.
Tra soli dieci giorni, la riforma dell’AVS 21 sarà trattata dalla commissione competente del Consiglio nazionale.
La nostra voce deve essere ancora più forte, per questo vi chiediamo, se non ancora fatto, di firmare e condividere il più possibile l’appello “Giù le mani dalle pensioni delle donne”.
Abbiamo bisogno un piano pensionistico che risponda alle esigenze delle donne e non uno che peggiori i problemi esistenti.
Unite siamo più forti!