Discorso del 1° maggio 2019
Care e cari,
Sono una donna. Sono una donna stufa delle situazioni di disparità che ancora persistono. Sono una madre triste e arrabbiata per quanto mia figlia, nei suoi 20 anni di vita, ha già dovuto subire come atteggiamenti maschilisti.
Per questo sono diventata una donna attiva nel collettivo io l’otto, un gruppo libero dove la forza, l’intelligenza e la creatività di ogni donna diventa ricchezza. Una ricchezza che è usata in un cammino che da mesi ci preparara allo sciopero del 14 giugno ma che vuole essere una risorsa per perseverare fino a quando davvero quanto è scritto in tutte le nostre leggi e nelle nostre costituzioni sia effettivo. Ma ancora di più, sono attiva perché voglio una società senza disparità di genere non solo perché così è statuito ma perché desidero un cambiamento profondo di mentalità che porti a una società in cui ogni membro è profondamente convinto del valore di ognuno, al di là del sesso, delle origini, o di qualsiasi altra etichetta.
Sono anche una docente e come tale, con altre colleghe del collettivo, ho sentito la necessità e l’importanza che anche le scuole siano parte attiva nello sciopero.
Così daalcuni mesi, con tempi e modalità diverse, ci siamo attivate e ora in molte scuole del cantone ci sono progetti in vista dello sciopero delle donne del 14 giugno.
Il 17 aprile rappresentanti di tutti gli ordini scolastici, docenti, mamme, studentesse, delle scuole dell’infanzia, delle scuole elementari, delle scuole medie, delle scuole speciali, dei licei, delle scuole professionali, della SUSPI e dell’UNI si sono riunite per condividere idee e progetti.
Siamo profondamente convinte che una sana società debba avere alla base una sana educazione; e per questo riteniamo di fondamentale imprtanza l’adesione allo sciopero da parte delle scuole.
Nelle prossime settimane ci saranno momenti di sensibilizzazione e le varie sedi partecipanti organizzeranno attività adatte: racconti di storie, giochi di ruolo, proiezioni di film, conferenze, creazione di manifesti e tanto altro.
Il 14 giugno, data che mette un po’ in difficoltà essendo l’ultimo giorno dell’anno scolastico, in molte sedi sono state spostate le riunioni e gli esami. Alcune sedi aderiscono allo sciopero: le docenti sciopereranno mentre i colleghi si occuperanno delle classi. Altre propongono programmi speciali. Ritenendo poi importante una massiccia adesione alla manifestazione di Bellinzona, delle sedi stanno prevedendo una partenza in corteo verso le stazioni.
Ma siccome l’obiettivo dello sciopero è quello di promuovere la riflessione e anche dei cambiamenti effettivi, la sensibilizzazione e la giornata di sciopero devono essere la base su cui costruire una scuola in cui il tema della parità sia fortemente presente, condiviso da docenti, genitori, allievi.
Sappiamo che non in tutte le sedi è facile mobilitarsi, perciò invitiamo le interessate a contattarci qui oggi, oppure tramite la mail scioperonellescuole@gmail.com o tramite il sito di io l’otto.
Vi posso assicurare che ci sono mille idee che possono essere condivise e essere da stimolo. Questo sciopero è uno sciopero libero, dove ogni donna può trovare la sua modalità, nel rispetto della sua situazione. Invito tutte a conttarci per condividere quanto si sta facendo e trovare idee creative.
Sheila