Altra riflessione sull’infanzia distinta tra i due generi: i maschi vengono invitati a prendere una posizione nel mondo del lavoro fin da molto piccoli, le femmine vengono spinte solo a intraprendere lavori di accudimento. Un bambino sogna fin da piccolo il mestiere che poi intraprenderà da grande, lo stesso non accade per le femmine che sono invitate a sognare soltanto trucchi, smalti, mariti e bambini. Occorre più equità, occorre spingere i bambini verso i loro personali sogni senza attribuire loro delle predisposizioni che abbiano a che fare con il genere che è toccato loro in sorte. Come sarebbe una società in cui entrambi i sessi fossero invitati alla cura e all’accudimento da un lato e all’azione pratica sulle cose del mondo dall’altra? Invitare alla cura e al lavoro in modo paritario tutti i bambini vorrebbe dire crescere delle persone, dei cittadini, che sceglieranno sé stessi conoscendo in prima persona i diversi aspetti che caratterizzano le esigenze del quotidiano a cui fare fronte con il lavoro, domestico o no che sia.
Chiacchiere tra amiche
La mia amica Emma oggi ha le paturnie. Quando l’Emma ha le paturnie somiglia ad una petunia privata dall’acqua da una settimana. Mi offre la solita tisana tibetana. Oltre ad essere insapore, ha proprietà soporifere. Dopo la prima tazza le palpebre ti si piombano e la...