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Appello per uno sciopero femminista e delle donne 14.6.25

Marzo 27, 2025    
6:30 pm - 8:00 pm
l collettivo femminista Io l’8 ogni giorno rivolge un appello a tutte le persone per organizzare insieme una grande mobilitazione femminista per il 14 giugno 2025. Riteniamo [...]

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14 giugno 2025 - Appello per uno sciopero delle donne e femminista • Io lotto ogni giorno

l collettivo femminista Io l’8 ogni giorno rivolge un appello a tutte le persone per organizzare insieme una grande mobilitazione femminista per il...

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14 giugno 2025
Appello per uno sciopero delle donne e femminista

Il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno rivolge un appello a tutte le persone per organizzare insieme una grande mobilitazione femminista per il 14 giugno 2025.

La cultura patriarcale, omofoba e razzista si... sta riaffermando con forza in tutto il mondo, i corpi e i diritti delle donne e delle persone LGBTQ+ sono sotto attacco in modo preoccupante.
La precarizzazione delle condizioni di lavoro ci colpisce in modo evidente, le donne sono più rappresentate nei mestieri con salari bassi e con condizioni professinali instabili. Inoltre, il lavoro di riproduzione sociale, fondamentale per il funzionamento del nostro sistema economico, pesa ancora essenzialmente sulle nostre spalle e non viene né riconosciuto né remunerato.
I tagli ai servizi pubblici contribuiscono a peggiorare questa situazione ed aumentano le disuguaglianze di genere. Questi risparmi riducono l'accesso a servizi essenziali, aumentando il carico di lavoro non retribuito.
In questo contesto la violenza di genere è all’ordine del giorno; solo in Svizzera, nei primi due mesi dell’anno sono avvenuti 8 femminicidi, e questa è solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che tocca quotidianamente tutte noi. Violenza fisica, psicologica, economica, sessuale e molestie sono purtroppo all’ordine del giorno.
La cultura patriarcale è anche omolesbotransfobica, riconosce come accettabili solo le relazioni eterosessuali e nega i diritti fondamentali a chi non si conforma a questa norma sociale. Le persone LGBTQ+ continuano a subire discriminazioni, violenze e marginalizzazione a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Gli episodi di omolesbotransfobia sono in aumento, con aggressioni fisiche e verbali che mettono a rischio la sicurezza e il benessere di tutte le persone.
Chi sostiene la cultura patriarcale parla di sicurezza e ordine sociale.
Rispondiamo che la sicurezza è l’educazione alla sessualità, al genere, alle emozioni e al consenso. Sono i servizi sociali per tutte le persone, adeguati finanziamenti per la lotta alla violenza, diritto alla salute e all’autodeterminazione. La sicurezza è parità salariale, stipendi dignitosi, contratti adeguati, riconoscimento e condivisione del lavoro di cura. È riconoscere la cittadinanza a tutt* e dare accoglienza dignitosa alle persone migranti. La sicurezza è investire nella cultura, nei servizi pubblici, nella solidarietà e non nel riarmo.
Riteniamo che sia oggi fondamentale dare visibilità e forza al movimento femminista per resistere a questi attacchi e promuovere con forza l’idea di una società rispettosa, aperta e inclusiva. Pensiamo che essenziale partire da una mobilitazione in vista del 14 giugno 2025 per mostrare la nostra forza.

Per questo invitiamo tutte le donne che desiderano promuovere e organizzare insieme una manifestazione in vista del 14 giugno a una riunione preparatoria giovedì 27 marzo alle 18.30 a Bellinzona, presso lo spazio Nocciola in Salita S. Michele 3. Vi aspettiamo numerose!

Ricordiamo inoltre che il 22 marzo si terranno a Berna le assisi nazionali dei collettivi femministi. Il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno parteciperà a questo appuntamento e invita tutte le donne interessate a prendervi parte. Maggiori informazioni a questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeSP1STyVidKJ0uX0iybbCEnunhY2BTt2s2bK2-hWJkCebByg/viewform

Il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno chiede a tutte le persone, in occasione dell’8 marzo 2025, di firmare la petizione per ottenere immediatamente un contributo di 350 milioni di franchi a sostegno della prevenzione e della protezione contro la violenza sulle donne. Con un’azione a ...tappeto grazie a degli adesivi che inviano a un QR code, speriamo di dare un contributo alla causa promossa dai collettivi femministi svizzeri per contrastare la violenza nel nostro Paese e raccogliere così più firme, per far sentire forte la nostra rabbia....

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8 marzo: più risorse contro femminicidi e violenze sulle donne • Io lotto ogni giorno

Il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno chiede a tutte le persone, in occasione dell’8 marzo 2025, di firmare la petizione per ottenere...

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8 marzo: più risorse contro femminicidi e violenze sulle donne

Il collettivo femminista Io l’8 ogni giorno chiede a tutte le persone, in occasione dell’8 marzo 2025, di firmare la petizione per ottenere immediatamente un contributo di 350 milioni di franchi a sostegno della ...prevenzione e della protezione contro la violenza sulle donne.

Con un’azione a tappeto grazie a degli adesivi che inviano a un QR code, speriamo di dare un contributo alla causa promossa dai collettivi femministi svizzeri per contrastare la violenza nel nostro Paese e raccogliere così più firme, per far sentire forte la nostra rabbia. Infatti, otto femminicidi in otto settimane in Svizzera nel 2025 sono una tragedia inaccettabile. Non sono numeri, sono vite spezzate, famiglie distrutte, si tratta di un segnale allarmante di una violenza che non si arresta.

La Svizzera è spesso percepita come un Paese sicuro, ma questi dati dimostrano che la violenza di genere è un problema strutturale, radicato in una cultura patriarcale che ancora permette che noi donne veniamo uccise per il semplice fatto di essere donne. Ogni anno troppe di noi vengono ammazzate per mano di uomini che credono di poter disporre delle nostre vite. Il femminicidio non è un tragico incidente, né un raptus improvviso: è la conseguenza estrema di una cultura patriarcale che ancora oggi alimenta la violenza di genere, il possesso e la sopraffazione.
Dobbiamo dire basta. Basta giustificazioni. Basta silenzi. Basta minimizzare.

Ognuna di noi ha il diritto di vivere libera, senza paura, senza dover giustificare le proprie scelte. La lotta contro i femminicidi inizia con l’educazione, con il rispetto, con leggi più incisive e un sistema di protezione che non abbandoni le vittime. Per fare questo ci vogliono risorse, subito!
Non chiamiamoli "amori malati" o "crimini passionali". Chi uccide una donna lo fa perché non accetta la sua libertà. E questo deve finire. Non bastano più parole di cordoglio. Servono azioni concrete e un cambio di mentalità che tolga qualsiasi giustificazione alla violenza. Ogni femminicidio è una sconfitta collettiva.

La violenza di genere non è un problema privato, ma sociale e politico. Colpisce tutte e tutti, perché una società che permette la violenza sulle donne è una società malata.
Serve più educazione al rispetto già nelle scuole, serve che i media smettano di raccontare questi crimini con toni giustificatori, serve che le istituzioni non lascino sole le donne che denunciano. Perché troppe volte chi trova il coraggio di chiedere aiuto viene ignorata, lasciata in balia del suo aggressore fino al tragico epilogo. Non possiamo più permettere che accada.
Non possiamo accettarlo. Dobbiamo mobilitarci, scendere in piazza, pretendere leggi efficaci e una giustizia che non si limiti alle parole. Serve prevenzione, serve protezione, serve un cambiamento culturale che scardini, una volta per tutte, la mentalità del possesso e della violenza.

Oggi viviamo in un clima politico e sociale che sta rimettendo fortemente in discussione i diritti delle donne e delle persone LGBTQ+. Il diritto all’autodeterminazione dei nostri corpi, l’accesso all’istruzione e al lavoro salariato, il diritto a spostarsi e a emigrare sono costantemente sotto attacco in tutti i paesi del mondo. Si riafferma con forza l’idea che il nostro ruolo sia quello tradizionale di madre e moglie devota e che le uniche relazioni accettabili siano quelle eterosessuali. Forti venti di guerra stanno spirando in tutto il pianeta.

Di fronte a questa situazione è importante costruire una forte mobilitazione femminista a livello nazionale e internazionale. Il collettivo Io l'8 ogni giorno vuole quindi farsi promotore di un’azione collettiva e di mobilitazione in vista del 14 giugno coinvolgendo tutte quelle realtà associative e politiche e tutt* color* che sono interessanti per costruire una grande manifestazione in occasione del 14 giugno e ricostruire una rete femminista. In questo senso il collettivo parteciperà alle assise nazionali femministe del 22 marzo a Berna.

La PresidentA con la A maiuscola,
solo ciò che si nomina esiste.